Palude Brabbia, 12/02/2019
Detto che la mia principale passione fotografica è l’avifauna, è strano vedere poi una mia foto di un mammifero; ma l’occasione fa l’appassionato di natura ladro di immagini. Così mentre mi trovavo ha trascorrere un pomeriggio invernale in Palude Brabbia, in attesa che davanti alle feritoie del capanno Vanetti spuntasse qualche soggetto alato, ecco invece comparire dalla sinistra del capanno questa bella volpe intenta a fiutare possibili prede alla base del canneto secco invernale, raggiungibile grazie alla coltre ghiacciata che copriva buona parte degli stagni durante questo gelido periodo.
La sorpresa si è fatta ancora più grande quando questo bellissimo animale si è seduto sul ghiaccio voltandosi dalla mia parte, cercando di interpretare, per nulla intimorita, i movimenti che intravedeva nel capanno. E’ stato un bel momento “occhi negli occhi” con la natura selvatica, che contrariamente al solito mi faceva lei oggetto del suo studio; momento che penso che questa foto riesca a riprodurre abbastanza fedelmente.
La volpe era talmente vicina, grazie alla mia permanenza nel capanno, che utilizzando io un teleobbiettivo fisso, non mi è stato possibile inquadrarla per intero, estromettendo dalla foto parte della sua folta coda.
Ho cominciato a praticare la fotografia naturalistica circa una decina di anni fa, questa passione è derivata dalla pratica del birdwatching e dalla conseguente voglia di documentare le mie osservazioni. Inizialmente ho utilizzato molto la tecnica del digiscoping (fotografia attraverso il cannocchiale da osservazione), era spontaneo cercare di fotografare ciò che vedevo con lo spottingscope, anche utilizzando semplicemente lo smartphone. Poi con gli anni, dedicandomi sempre più spesso ad un tipo di osservazione “vagante” e meno da postazione fissa, sono passato alla più leggera fotografia con teleobbiettivo, utilizzando le mirrorless micro4/3 per avere ancora meno peso addosso, oltre al doverosamente sempre presente binocolo. Detto ciò continuo ad apprezzare il digiscoping e lo utilizzo volentieri ogni qualvolta ne ho la possibilità.
Come già detto la mia attenzione fotografica si rivolge principalmente all’avifauna: soggetti interessanti si possono reperire a volte semplicemente nel proprio giardino, permettendomi di ammirarne la grazia del volo, i colori del piumaggio o la melodiosità del canto. Molte volte invece la ricerca di questi soggetti si accompagna a belle passeggiate nella natura, consentendomi così di sfuggire alla sedentarietà della vita quotidiana, se poi ci scappa una bella foto tanto meglio, anche per poi poter condividere le mie osservazioni con gli altri tramite social, è bello poter dare una mano alla divulgazione della natura che abbiamo fuori dalla porta di casa e spesso ignoriamo.
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